giovedì 28 agosto 2008

Il divino Andreotti alla Tendopoli. Un intervento che merita di essere riportato integralmente comunque la pensiate.


Tra le molte cose per cui ho dovere di ringraziare Dio c'è quella di continuare, andando a Rimini al meeting di comunione e liberazione, di poter fare qui questa sosta a San Gabriele. Quanto durerò in questa buona abitudine non lo so, l'anno prossimo compirò novanta anni che sono molti.
Vorrei però esprimere la grande commozione che sempre mi viene nel vedere, come ora in questi giovani della Tendopoli, l'attrazione spirituale che San Gabriele continua ad emanare. Oggi sembra che le figure popolari siano quelle che vediamo alla televisione, di cui sentiamo parlare alla radio più volte al giorno, anche questo è, non lo nego, però c'è qualche cosa di più profondo, e credo che il messaggio, il fascino lasciate che dica, di San Gabriele non diminuisce perchè sentiamo tutti quanto abbiamo bisogno della sua protezione... proprio forse perchè siamo più distratti, perchè ci sono più occasioni di pensare ad altro, e quindi io, per carità non voglio attaccarvi un bottone, ma considero nell'ambito dell'anno questa tappa qui a San Gabriele come un dono di Dio particolare e come un qualche cosa che mi fa bene veramente, mi ricarica.
Non posso non sottolineare anche l'impressione che abbiamo per questa presenza, quella di Ela Gandhi. L'India è lontana, però, noi ragazzi alla Lega Missionaria studenti siamo stati abituati a vedere nell'India un grande terreno nel quale nascono caratteri forti, nascono anche collettività, non facciamo le statistiche di quanti siano i cattolici o quanti non siano i cattolici, però vorrei dire che proprio il messaggio, qui questa presenza rende facile il riferimento, il messaggio di Gandhi è un messaggio straordinario. Il mondo sembra attratto solo dalla violenza, dalle bombe, dalla bomba atomica, da tante cose di cui i giornali sono riempiti, gli stessi giornali che non parlano di alcune cose che invece sono di un enorme importanza, e credo che il ricordo di Gandhi, cioè di questi valori naturali che avvicinano il Cristianesimo anche a chi non è cristiano. Ma la bontà è bontà e la cattiveria è cattiveria, quindi sappiamo bene.
Io ripeto, non lo so, ripeto, a gennaio arrivo a novanta anni, non posso pretendere l'eternità su questa terra, però ripeto ancora, questa tappa mi fa bene. Qualche volta durante l'anno, quando le cose non vanno, ci sono quei momenti in cui vengono le cose che sono il contrario di quelle che io vorrei, io non scendo mai alla disperazione e mi rifaccio spiritualmente a questo incontro e devo dire che San Gabriele veramente non invecchia.Grazie.

Nella foto il momento dell'arrivo del divino Giulio a Santuario di S.Gabriele.