mercoledì 6 gennaio 2010

Il treno dei desideri


Ho letto con attenzione la notizia della linea ferroviaria nel centro storico di Teramo: la Provincia chiede un giudizio di fattibilità sul prolungamento dalla stazione di Teramo a Scapriano in prossimità del palazzetto dello Sport. La richiesta, lo avete scritto nel vostro notiziario quotidiano, è stata inoltrata al direttore del compartimento di Ancona della società Rete Italiana ferroviaria, Luciano Frittelli per fare il punto sulla possibilità di spostare parte del traffico dalla gomma alle rotaie. Lo studio di fattibilità della Provincia è stato presentato ufficialmente circa un anno fa. Il presidente e il vicepresidente hanno sottolineato nel corso dell’incontro che il progetto è stato condiviso con tutti gli attori coinvolti e che 21 milioni di Fond fas sono stati vincolati alla realizzazione di un primo lotto, dalla Stazione a Piazzale San Francesco. Il direttore Frittelli ha confermato che la Rfi procederà, in tempi brevi quantificabili in circa un mese, ad una verifica dell’ipotesi progettuale sul piano squisitamente tecnico. Bene. Adesso se permettete vorrei dire la mia per la serie “senza speranza”.Se dipendesse da me prolungherei la linea ferroviaria fino a sotto la Fortezza di Civitella del Tronto, e magari anche fino al Battente di Ascoli Piceno. Però consentitemi una domanda. Se domani domenica io da Civitella del Tronto volessi prende il treno al volo ( ma è solo un modo di dire) dove potrei trovare il biglietto? Il bar è chiuso, alla stazione la biglietteria è fuori servizio, l’agenzia che di solito mi fornisce è chiusa perché è festa. Che faccio? Salgo sul treno senza biglietto? A me va bene tutto però prima di progetti faraonici metteteci in condizione di poter almeno acquistare il tagliando di partenza. Ma che ne parliamo a fare? Se poi sento che le famiglie che vivono lungo la tratta ferroviaria ai lamentano che i treni fanno rumore e che suonano ad ogni passaggio a livello. Allora da domani il treno che copre la tratta Teramo – Giulianova e vice versa facciamolo andare a spinta (magari con l'ausilio degli stessi viaggiatori) così saranno tutti contenti. Ma questa è un’altra storia.