venerdì 4 aprile 2008

Solo la vita non fa sconti

La maniera di nominarlo varia a seconda di età, ceto sociale, carattere, vocabolario. C'è chi lo sussurra tra i denti, timidamente, o lo “sputacchia” tra due colpi di tosse. C'è chi lo riveste con una battuta sarcastica e chi, forse per togliersi il dente, lo domanda prima di capire se comprerà qualcosa. C'è chi s'affida a trabocchetti del tipo "la sua collega bionda mi fa sempre lo sconto", oppure "alla libreria tal dei tali, me lo fanno senza chiederlo": autolesionismo puro, perché una collega bionda non esiste e ci si continua a servirsi da noi. C'è chi lo sconto non ha mai smesso di domandarlo, e in alcuni casi di ottenerlo. Una sorta di casta. Qualcuno è proprio convinto che gli sia dovuto. E all’ospedale di Teramo tutti sapevano che lo sconto alla cassa del Bar annesso era del 20%. Così la tazzina dell’espresso subiva lo sconto, il cornetto riscaldato e fresco subiva lo stesso trattamento. Insomma la coesistenza possibile e auspicabile fra il personale dell’Ospedale teramano ed il bar annesso funzionava anche se i rapporti in un passato non dimenticato è stato spesso burrascoso ma non per colpa delle parti, ma deteriorato per colpa degli eventi che, diciamolo, non hanno reso la vita facile sia a quanti si sono succeduti dietro il bancone che a quelli che aspettavano dall’altra parte di essere serviti; ma questa è un’altra storia.

Ma all’improvviso fra il personale è circolata la voce che lo sconto praticato non doveva essere applicato solo su caffè, cornetto e colazione, ma andava invece praticato su tutto. Al bar avevano fatto orecchie da mercanti alzando le spalle e continuando a praticare il 20 solo sulla cosiddetta prima colazione. Il personale ha insistito fino a quando il malumore strisciante non è giunto in amministrazione. Puntuale dall’amministrazione è scappata fuori una comunicazione ufficiale, affissa proprio sulla parete dove sono posizionati gli orologi marcatempo. E la comunicazione riafferma senza mezzi termini che lo sconto al bar del 20% deve praticato su tutto, anche sui fazzoletti per il naso e sulla porchetta fumante che ogni martedì viene posta in vendita (e con il colesterolo come la mattiamo?). Il “caso” è stato risolto, il personale ha sepolto l’ascia di guerra, anche se qualcuno, sotto sotto, ha lanciato il sasso sul mancato sconto non usufruito nel recente passato. Alla cassa il personale di turno è stato allertato e dunque quella polemica anche velenosa nei toni è passata in archivio, mah, è dura la vita, quella sì non fa mai sconti.